LE VIE DELL’EMIGRAZIONE
di Antonio Monaco
Le memorie tramandate, di guerra e di emigrazione, rivivono in una graphic novel. Nell’era del web e dei social, riceve a mezzo posta una storia a fumetti, assume i contorni di un evento anacronistico, dal sapore di altri tempi, soprattutto se a scriverla e a disegnarla è un ragazzo poco più che ventenne, che ha raccolto le memorie di famiglia, di quelle che si custodiscono nel cuore di chi ha vissuto l’esperienza dell’emigrazione con dolore e con speranza e ne ha fatto un racconto grafico: “La via in una vita migliore. Storia della vita di un immigrante italiano”. Un piccolo capitolo dell’epopea migratoria rosetana si materializza attraverso il lapis di un giovane fumettista, le cui radici affondano nella terra di Roseto Valfortore. Quella di Nicolas Muller è una storia nella storia, che arriva dalla Svizzera, da Buron, cantone di Lucerna, nel piccolo paese della provincia di Foggia. Un viaggio a ritroso tra le pieghe della memoria, quelle da cui affiora la vita di suo nonno: Nicola Figliola, uno delle migliaia di rosetani che, a partire dalla fine dell’800, hanno alimentato quella diaspora senza fine che li ha portati in ogni angolo del mondo, in particolare tra Stati Uniti e Canada. Le tappe dell’odissea di Nicola Figliola sono state dapprima la Germania, nel 1951; poi la Svizzera nello stesso anno. Nel 1966, sulla scorta della presenza del fratello in Canada, si trasferisce con la famiglia a Toronto; ma dopo un anno fa ritorno in Svizzera. L’insolita, ma apprezzabilissima, iniziativa di Nicolas, di raccontare attraverso il disegno la vita del nonno da cui ha preso il nome, è destinata a suscitare interesse e riconoscimenti nell’ambito delle organizzazioni che conservano e difendono la memoria storica di un’Italia di emigranti, capace di affermarsi, con caparbietà, duro lavoro e grandi sacrifici, in quelle terre che la accolsero tra pregiudizi e sentimenti razzisti. L’opera del giovane fumettista, frutto di un’accurata ricerca sulla vita del nonno materno, sulla seconda guerra mondiale e sull’emigrazione italiana, è diventata oggetto dell’esame di maturità, presso la “Kantonsschukle Sursee”, nel 2018. “Mio nonno Nicola Figliola – scrive Nicolas Muller nella premessa che introduce la graphic novel - è deceduto (nel 1987 ndr) prima della mia nascita. Non ho mai potuto fare la sua conoscenza. Ho solo sentito dei racconti della sua vita avventurosa. In questo lavoro ho collegato i mie interessi per la lingua italiana, la storia e per il disegno. Mi sono ripromesso – continua Nicolas – di rappresentare la sua storia di vita in forma di un fumetto, ispirandomi alla mia collezione personale di fumetti. Quattro anni fa ho scelto lo studio dell’italiano come opzione specifica. Mi piace tantissimo. La lingua italiana sta bene con il soggetto storico. Per questo ho deciso di accettare un’altra sfida, cioè di redigere il mio lavoro in italiano.”