La nostra radio
ROSETO E TORONTO UNITI IN NOME DEL “FORTORE”
di Antonio Monaco
La distanza tra Roseto e Toronto, in Canada, la città dove vive la più vasta comunità di rosetani all’estero, si è accorciata, idealmente parlando. Da trent’anni la rivista “Fortore”, costituisce il trait d’union tra il piccolo centro dei monti Dauni e la capitale dell’Ontario. Domenica prossima, infatti, il Roseto Valfortore Cultural Centre of Toronto, presieduto da Mary Capobianco, ha organizzato “80…Voglia di Fortore”, una festa per celebrare gli 80 numeri pubblicati nel corso di questi trent’anni della testata “Fortore”, diretta da Michele Urrasio, edita dal Circolo culturale 88, sodalizio nato e costituitosi nel 1988.
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LA PARROCHIA CELEBRA I 50 ANNI DELL’ACR E I 110 ANNI DI GIOVANNI LA PENNA
di Antonio Monaco
I cinquant’anni della Azione cattolica ragazzi e i 110 anni dell’uomo più longevo di Roseto. La parrocchia Santa Maria Assunta, diretta dal giovane parroco, don Ivan Clemente, ha voluto celebrare i due eventi alla presenza del vescovo della diocesi, mons. Giuseppe Giuliano.
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L’UOMO VENUTO DA LONTANO
I 110 anni di Giovanni La Penna
di Antonio Monaco
Ha attraversato il secolo breve, per dirla con Eric Hobsbawn, e da vent’anni vive nel nuovo millennio. Fra qualche giorno l’uomo più longevo della Puglia, fra i primi d’Italia e d’Europa, compirà un compleanno degno di cronaca: Giovanni La Penna il 29 ottobre prossimo taglierà l’insolito traguardo dei 110 anni.
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ROSA DE LUCA DEI MARCHESI DI ROSETO VALFORTORE, LA MAMMA DI SAN GIUSEPPE MOSCATI
di Nicola Chiechi
Come tutti gli anni, la Chiesa di Roseto Valfortore ha onorato San Giuseppe Moscati, prima con un triduo e poi con una solenne cerimonia presieduta dal Parroco don Antonio De Stefano, in occasione dei festeggiamenti del Santo napoletano il 16 novembre scorso; è noto che la mamma Rosa de Luca dei Marchesi di Roseto è originaria del piccolo borgo dei Monti Dauni.
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VENT’ANNI SENZA FABRIZIO DE ANDRÉ
di Antonio Monaco
Vent’anni senza Faber. Un tempo sufficiente per iniziarlo a considerare in una prospettiva storica tanto della musica quanto, meglio ancora, della cultura italiana. Di lui è stato detto pressoché tutto e, come è destino dei grandi, le sue canzoni, la sua lingua, quel modo di fare musica sono nel frattempo divenuti patrimonio comune, lessico familiare.
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LE VIE DELL’EMIGRAZIONE
di Antonio Monaco
Le memorie tramandate, di guerra e di emigrazione, rivivono in una graphic novel. Nell’era del web e dei social, riceve a mezzo posta una storia a fumetti, assume i contorni di un evento anacronistico, dal sapore di altri tempi, soprattutto se a scriverla e a disegnarla è un ragazzo poco più che ventenne, che ha raccolto le memorie di famiglia, di quelle che si custodiscono nel cuore di chi ha vissuto l’esperienza dell’emigrazione con dolore e con speranza e ne ha fatto un racconto grafico: “La via in una vita migliore. Storia della vita di un immigrante italiano”.
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Sull’incendio della Cattedrale di Notre -Dame a Parigi
di Nicola Chiechi
Oggi ricorre l’anniversario della morte di Santa Bernadette Soubirous, avvenuta il 16 aprile del 1879 a Nevers, dove la salma giace nel Convento di Saint Gildard. Come è noto, la Santa è conosciuta per le apparizioni della Vergine Maria presso la grotta di Massabielle a Lourdes, famosa in tutto il mondo, dove ogni anno affluiscono milioni di devoti.
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LA LUNA A UN PASSO
Il 20 luglio del 1969 è una data che fa parte anche della memoria storica di Roseto. Quel mattino, sui pochi schermi televisivi presenti in paese, arrivarono le immagini in diretta dalla luna. Qualcosa di straordinario: l’uomo aveva messo piede sul nostro satellite, sulla bianca luna, su quel suolo che ha affascinato l’umanità dalla notte dei tempi. In questi giorni, chi ha avuto la fortuna di vivere quell’evento, ricorda quelle ore che cambiarono il corso della storia. Cinquant’anni fa i televisori a Roseto si potevano contare sulle dita di una mano. Poche erano le famiglie che nelle proprie abitazione avevano un apparecchio televisivo. Al contrario, ognuno aveva una radio. La maggior parte dei rosetani seguirono l’evento attraverso le voci gracchianti e intermittenti diffuse dalle radio. La RCR non poteva mancare all’appuntamento celebrativo del 50.mo anniversario dello sbarco sulla luna. Molti di noi vissero quei giorni, dal 16 al 20 luglio del 1969, con grande entusiasmo e partecipazione. Il sogno, che Georges Méliès per la prima volta aveva tradotto in immagini, mezzo secolo fa diventò realtà.
IN RICORDO DI DON EGIDIO CASCIOLI
di Nicola Chiechi
Conobbi padre Egidio verso la fine degli anni ‘50, in occasione delle rare volte in cui egli ritornava per le sue brevi vacanze a Roseto dalle Missioni Comboniane in Eritrea
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