LA PARROCHIA CELEBRA I 50 ANNI DELL’ACR E I 110 ANNI DI GIOVANNI LA PENNA

I cinquant’anni della Azione cattolica ragazzi e i 110 anni dell’uomo più longevo di Roseto. La parrocchia Santa Maria Assunta, diretta dal giovane parroco, don Ivan Clemente, ha voluto celebrare i due eventi alla presenza del vescovo della diocesi, mons. Giuseppe Giuliano. Una serata festante che ha visto protagonisti le decine di ragazzi che fanno parte dell’Acr e, soprattutto, Giovanni La Penna che il 29 ottobre scorso ha compiuto 110 anni. Dopo i festeggiamenti organizzati dal Comune, che ha accolto con gli onori del caso il centenario presso la sala consiliare, l’altra sera il mondo ecclesiastico ha omaggiato Giovanni La Penna organizzando una festa con tutti i crismi, compresi i fuochi di artificio e l’esibizione della banda “Città di Roseto”, che ha fatto il giro del paese suonando marce allegre e creando un’atmosfera gioiosa. Mons. Giuliano, durante l’omelia, ha formulato gli auguri di buon compleanno a Giovanni La Penna e, con un velo di bonaria ironia, ha detto che vorrebbe trasferirsi nel piccolo centro dei monti Dauni, terra di longevi. Non a caso Giovanni La Penna vanta una nipote che tra pochi mesi spegnerà cento candeline. L’aspetto sorprendente di questo signore, nato nel 1909, padre di quattro figli, è quello che i valori e i parametri vitali sono gli stessi di un trentenne: sia la pressione sanguigna che i battiti cardiaci rientrano negli standard di chi è in perfetta salute. Il tutto senza l’uso di farmaci. Insomma, Giovanni La Penna è un caso che lascia sgomento il mondo medico e scientifico. Anche negli Stati Uniti i rosetani emigrati in quelle terre attirarono la curiosità dei medici per la loro longevità e, soprattutto, per la quasi immunità verso le patologie cardio-vascolari. Gli abitanti della Roseto americana, quella che sorge nella Pennsylvania, negli anni Sessanta, furono oggetto di studio di una equipe della Università dell’Oklahoma, guidata da Stewart Wolf.